Quando si tratta di cibo, spesso la fine è più importante dell’inizio. Tra amaro in bocca e il dulcis in fundo, infatti, il passo è davvero breve. Per questo, dopo aver prestato tanta attenzione alle entrée, oggi uno dei trend della gastronomia riguarda proprio il momento dei mignardises o petit fours – ovvero la piccola pasticceria che viene servita insieme al caffè o al digestivo – e il suo obiettivo è proprio quello di dilettare i commensali, grazie all’abbinamento con il caffè oppure, sempre più spesso, con una selezione di digestivi artigianali o distillati scelti ad hoc per esaltare i sapori del dolce. Per le prime cene primaverili o per il pranzo di Pasqua, abbiamo preparato per voi una drink list di distillati italiani e non solo, perfetti per finire in bellezza.
Bere un buon amaro a fine pasto è uno di quei piaceri irrinunciabili. E non si tratta solo di concedersi un lusso, perché i benefici di concludere un pasto con un liquore o un distillato, come può essere una grappa, un amaro, un rum, un whisky, non hanno tanto a che vedere con la digestione, come tradizione vuole, ma soprattutto a completare al meglio l’esperienza gustativa che abbiamo iniziato con il pasto e che, attenzione, non finisce qui: il sapore intenso del drink serve a preparare il palato, che abbiamo stimolato durante tutto il pasto, ad avviarsi verso la fine, che sia il caffè o una passeggiata (che funziona molto di più come digestivo!).
Scegliere le bevande da fine pasto per Pasqua è facile se si tiene presente che, come il dopo cena richiede un invito alla contemplazione e allora un brandy corposo con note di vaniglia e noce moscata per esempio sa come esaltare un momento di relax come poche altre scelte, così una grappa invecchiata dal colore dorato e dai sentori agrumati e tostati, è capace di dare quella sensazione avvolgente che ricorda quella del sole del pomeriggio che in primavera ci piacerebbe accompagnasse tutti i nostri pranzi in compagnia. Perché questa magia avvenga, è tuttavia importante ricordarsi due regole base per il servizio dei distillati, regole che valgono in generale per tutto il mondo degli spirits: attenzione alla temperatura e al bicchiere. I liquori e i distillati non vanno serviti ghiacciati, perché il freddo inibisce profumi e sapori, ma a una temperatura di massimo 20 gradi. Contrariamente a quello che si può pensare, il ghiaccio non serve tanto a raffreddare il liquido, quanto invece a bilanciare, con l’acqua che ne deriva, la nota alcolica pronunciata di questo tipo di bevande.
Quale bicchiere usare per bere grappa, rum o whisky? Se stiamo per servire un distillato che ha trascorso un periodo di affinamento più o meno lungo, la scelta migliore è quella di un bicchiere tumbler basso oppure il tipico bicchiere da brandy, dove l’ampiezza della base e dell’apertura del bicchiere consentono al distillato di rilasciare tutti i suoi sentori e profumi. Ecco allora la nostra selezione di cinque distillati perfetti per il fine pasto, da gustare lisci o con ghiaccio, oppure in mixology in cocktail dal sapore unico e vibrante. E una proposta di food pairing con i formaggi e i dolci della tradizione pasquale da provare alla prima occasione.
Spiced rum simbolo di Cuba, combina sentori di cioccolato, caffè e Aji Dulce in un'esperienza sensoriale intensa. Prodotto con melassa fermentata e invecchiato fino a 5 anni, presenta aromi agrodolci, caldi e lievemente piccanti, che lo rendono perfetto per l’after dinner insieme a un buon caffè.
Grappa di Nebbiolo in purezza il cui nome si ispira alle tre grandi zone del Nebbiolo. Dopo otto anni in barrique svela aromi di ribes, albicocca, marasca, cacao e vaniglia. Al palato conferma queste sensazioni arricchendosi di note tostate, fieno e miele, con un finale raffinato di viola. Perfetta a fine pasto, con un formaggio erborinato, o anche da sola per un momento di relax.
Prodotto in small batch e invecchiato 3 anni in botti da Bourbon, questo rum jamaicano incarna tre secoli di tradizione artigianale. Al naso domina la frutta tropicale matura, accenti floreali e sentori affumicati. Il palato è ricco ed equilibrato con note di ananas, banana, spezie e noci. Ha un finale lungo, vivace e complesso, con richiami agrumati e floreali che si sposano perfettamente con la tradizionale Colomba pasquale.
Un whisky scozzese invecchiato in un'unica botte che esprime aromi di frutta esotica e vaniglia, con un elegante e persistente finale. Prodotto nella storica tenuta di famiglia dal 1546, è realizzato con orzo locale e acqua di sorgente. Le tecniche tradizionali, come i condensatori a worm tubes, donano a questo whisky torbato un profilo raffinato che lo rende perfetto in abbinamento con il cioccolato fondente al 70%.
Un rum speziato dal sapore ricco e vivace che celebra le Filippine con melassa invecchiata 3 anni in botti di rovere. Miele locale, calamansi e Siling Labuyo sono i responsabili delle note dolci, citriche e piccanti che questo rum delle Filippine regalano al naso e al gusto. Aromatico ed esuberante, è un viaggio sensoriale con un finale pungente e affascinante. Da gustare da solo oppure abbinato a formaggi di media stagionatura.
2025-04-16T09:43:35Z