COME HO TRASFORMATO IL MIO CORPO POCO PRIMA DEI 40 ANNI

Tra i 22 e i 33 anni il mio corpo ha subito tantissime trasformazioni, dovute anche alla nascita dei miei sei figli. Ho preso peso, ho perso peso, mi sono messa in forma e sono stata fuori forma per diverso tempo. Ho provato a mantenere uno stile di vita attivo, tra allenamenti e vita quotidiana, ma quando hai tanti figli a cui badare non è tutto facile come sembra. C’è voluto tempo, pazienza - ed è stato molto frustrante.

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Il primo allenamento in palestra

Quando nel 2018 ho partorito il mio ultimo figlio, però, ho deciso che la mia vita doveva cambiare e ho dato vita alla vera trasformazione del mio corpo, che ha contribuito a farmi diventare la donna che sono oggi.

La prima cosa che ho fatto quando mi sono iscritta in palestra è stata fare principalmente allenamenti cardio e HIIT: ero un po’ intimidita dalla palestra, quindi ho provato a iniziare con calma. Un anno dopo sono rimasta colpita dal sollevamento dei pesi, perché vedevo il fisico forte e agile delle donne che venivano in palestra con me. Ho chiesto anche ad alcune donne che si allenavano nel mio stesso momento di aiutarmi a fare lo squat rack. Da quel momento, ho continuato ad allenarmi con i pesi, guardando spesso tutorial su YouTube e costruendomi anche una certa cultura a riguardo.

Mi sono allenata a lungo e con costanza, ma ero parecchio frustrata, perché non vedevo la trasformazione del corpo che desideravo - e con sei figli da crescere non era affatto facile riuscire a conciliare tutto.

L’inizio della mia trasformazione corporea

Due anni dopo, sono stata convinta da alcuni amici a partecipare a una gara e ho deciso di affidarmi a un personal trainer, con cui ho realizzato che mangiavo poche proteine: sono passata, così, da assumere 80 grammi di proteine al giorno a circa 200 grammi. Nel frattempo, ho cambiato allenamento, così da concentrarmi maggiormente sui gruppi muscolari. Da questo momento in poi ho cominciato a vedere dei cambiamenti sostanziali sul mio corpo.

Prepararsi per la gara è stato faticoso, ma mi ha aiutato a capire tante cose del mio corpo e oggi sono fiera di averlo fatto. Soprattutto, ho capito che stare in forma non ha a che fare con l’aspetto del nostro corpo, ma riguarda soprattutto come mi sentivo io e di cosa ero effettivamente capace.

Aumentando le proteine, ho cominciato a vedere crescere i miei muscoli, soprattutto perché abbinavo un sollevamento pesi importante. In questo momento ho finalmente visto il mio corpo trasformarsi. I risultati li ho visti dopo tanto tempo, ma la frustrazione iniziale è stata completamente ripagata. Oggi che ho 40 anni sono riuscita a mantenere sempre la stessa struttura muscolare.

Allenamento quotidiano - e giornate di riposo attivo

La settimana di allenamento è suddivisa in questo modo:

  • Il lunedì alleno le gambe;
  • Il martedì alleno le spalle;
  • Il mercoledì alleno la schiena e il sedere;
  • Il giovedì alleno le braccia;
  • Il venerdì torno ad allenare le gambe.

Non faccio mai cardio separatamente, ma cerco di rimanere attiva tutto il giorno, facendo passeggiate, piegando il bucato, falciando il prato. A volte prendo anche due o tre giorni di pausa alla settimana per poter fare un po’ di riposo attivo e fare qualche camminata nel parco, magari da 30 o 45 minuti.

Ormai sono sette anni che mi alleno con costanza e sono molto felice di essere riuscita a fissare tanti obiettivi e stabilire tante abitudini.

Raggiungere un obiettivo in tre step

Ci sono, però, tre cose su tutto che sono state essenziali per me per raggiungere i miei obiettivi di fitness e trasformare il mio corpo: pazienza, costanza, supporto.

Pazienza

Ci ho messo almeno sette mesi a vedere i primi muscoli prendere forma. Ho avuto pazienza e costanza fin dall’inizio, ma soprattutto mi sono dovuta liberare da tantissimi pregiudizi su di me e ho dovuto lasciare andare l’aspettativa.

Costanza

La prima cosa che ho capito è che dovevo avere costanza, ma se mi fossi imposta tutte le regole contemporaneamente forse sarei crollata subito. Ho cominciato, quindi, con la palestra, imponendomi di andarci ogni giorno. Una volta stabilita la prima abitudine, ho inserito gradualmente il resto: prima l’alimentazione, poi gli obiettivi di allenamento.

Supporto

L’allenamento da solo non basta. E forse non basta da sola neanche una corretta alimentazione. Per riuscire a eccellere nei miei obiettivi avevo bisogno di supporto, così ho imparato a chiedere aiuto. Se sbagliavo andava bene così, chiedevo consigli e procedevo. Ho accolto la mia umanità e la possibilità di commettere errori. Si cresce così, d’altronde: imparando dagli errori commessi.

L’importanza di un mentore

Oggi sono molto fiera di me e della mia routine di allenamento, mi piace il mio aspetto, mi piace il modo in cui mi sento e sono molto felice della trasformazione che ha subito il mio corpo. Il mio lavoro oggi è di aiutare le persone come me a migliorare il loro viaggio nel fitness, soprattutto le mamme che credono di non poter più tornare come prima. Sono autodidatta, ma avrei tanto voluto qualcuno nella mia vita che mi guidasse lungo la strada. Mi sto concentrando su questo oggi: voglio essere il mentore che non ho mai avuto e condividere con gli altri le mie conoscenze per aiutare gli altri ad acquistare maggiore sicurezza in se stessi.

Tradotto da Women’s Health UK

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione

2025-05-20T14:32:59Z