SULLA TIPOLOGIA DI MUSICA CHE "PULISCE" LA MENTE

Ad alcuni basta chiudere gli occhi e immaginare lunghe distese di grano, ad altri praticare una respirazione consapevole o meditare, ad altri ancora inalare oli essenziali vaporizzati in acqua. I modi per rallentare o allontanare dalla mente stress e preoccupazioni sono molti. Uno dei più virali negli ultime mesi è il brain flossing. Nato sui social per descrivere una serie di pratiche che aiutano a “ripulire” la mente da pensieri negativi, intrusivi o ripetitivi questo termine richiama il filo interdentale che libera gli spazi tra i denti: allo stesso modo, queste tecniche mirano ad alleggerire la mente e creare uno spazio mentale più pulito e ordinato. "Il brain flossing non è una tecnica codificata, ma un insieme di attività che, concettualmente, richiamano alcune pratiche utilizzate in psicoterapia, le cosiddette pratiche di ristrutturazione cognitiva", spiega Alice Carella, psicologa psicoterapeuta e psicodrammatista. L'esperta, che si occupa di benessere psicologico, relazioni e supporto nelle fasi difficili della vita ed è responsabile del team di psicologi della startup sentieri, aggiunge che il termine brain flossing è spesso associato anzi coincide con l’utilizzo della musica immersiva in 8D, disponibile anche su Youtube e/o Spotify, che crea l’illusione che i suoni si muovano intorno all’ascoltatore. In sostanza si tratta di un effetto musicale provocato da una data variazione di Hertz che dà agli ascoltatori la sensazione che il suono rimbalzi da un orecchio all'altro e per questo motivo si consiglia di sperimentarlo con le cuffie.

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Gli effetti benefici del brain flossing

"Va sottolineato che non esistono evidenze scientifiche che supportino un’efficacia terapeutica specifica o un effetto diretto sul funzionamento degli emisferi cerebrali, cosa che viene spesso citata. Eventuali benefici percepiti sono soggettivi: la maggior parte delle persone che ascoltano audio 8D descrivono questa pratica come un'esperienza che porta una piacevole leggerezza mentale, la mente è più lucida e l'ansia ridotta", specifica Carella. Allo stesso tempo, però, altri soggetti che hanno fatto la stessa esperienza riportano di provare un senso di fatica mentale o una temporanea vulnerabilità emotiva. In ogni caso i potenziali benefici potrebbero anche derivare da meccanismi psicologici, come l’effetto placebo. È importante sottolineare che, come confermato dalla dottoressa Carella, al momento non esistono evidenze scientifiche solide sugli effetti del brain flossing. Gli studi condotti sono pochi e non sufficienti per trarre conclusioni definitive o stabili nel tempo. In particolare, alcune ricerche suggeriscono che persone con autismo o ADHD potrebbero sperimentare lievi effetti spiacevoli con questa pratica, come un temporaneo senso di disagio, che però tende a risolversi in breve tempo. Tuttavia, poiché le evidenze sono ancora limitate, non è possibile generalizzare questi risultati né affermare con certezza l’efficacia o le controindicazioni di questa tecnica.

Le controindicazioni del brain flossing

"Personalmente, ritengo importante evidenziare che si tratta di un fenomeno molto recente e che la ricerca è ancora agli inizi. Gli studi sono in fase di approfondimento e, al momento, non mi è possibile fornire indicazioni basate su dati statisticamente validi, né valutare con precisione il reale impatto del brain flossing sulla salute mentale. Come ogni pratica che lavora sulla sfera emotiva e mentale, anche il brain flossing ha delle controindicazioni: potrebbe non essere adatto a chi ha vissuti traumatici non elaborati, a chi tende ad avere un forte bisogno di controllo sui pensieri, come accade in alcune forme di pensiero ossessivo, o a chi vive condizioni psicologiche complesse che richiedono un lavoro più strutturato. In sintesi, si tratta di uno strumento interessante per prendersi cura della propria mente, ma che va usato con consapevolezza e senza aspettarsi risultati garantiti. Adattarlo alla propria storia personale è essenziale e, in caso di dubbi o difficoltà, consiglio sempre di confrontarsi con un professionista", conclude Carella.

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2025-04-23T10:05:48Z