TRAVERSETOLO, LA GRAVIDANZA INVISIBILE DI CHIARA PETROLINI. IL CASO MEDICO: DALLA PRESENZA DI MESTRUAZIONI ALLA PANCIA CHE NON CRESCE

La pancia non si vedeva. Stando alle testimonianze dei cittadini di Traversetolo, Chiara Petrolini – la ragazza di appena 21 anni – studentessa di Scienze dell’Educazione indagata per il duplice omicidio dei suoi bambini, sarebbe riuscita a nascondere facilmente le sue gravidanze. In entrambe le occasioni il grembo non cresceva, o quantomeno nessuno è stato in grado di accorgersene. Si prendano in considerazioni le testimonianze del papà dei tre bambini a cui Chiara badava nel tempo libero: “Non si notava che aspettasse un bambino” rilasciate al Corriere della Sera, oppure quelle della titolare del negozio di articoli sportivi che al quesito se avesse notato dei cambiamenti nel suo fisico, posto dai microfoni di Repubblica aveva risposto: “Per niente”. E proprio al quotidiano romano una fonte accreditata aveva raccontato che “Lei non mangiava più per non ingrassare e non far crescere la pancia”.

Traversetolo, la svolta della testimone anonima che smentisce la mamma del ragazzo di Chiara: “Sapeva tutto. L’ho sentita parlare delle gravidanze”

Sullo stesso argomento sei possibili testimoni, in questi giorni all’ascolto della Procura di Parma, potranno far chiarezza. Tra queste anche due amiche, una delle quali studia per diventare ostetrica, che potrebbe aver consigliato a Chiara come comportarsi in alcuni momenti delicati della gravidanza, visto che la ragazza non è mai stata seguita da alcun professionista.

La gravidanza invisibile di Chiara Petrolini: le mestruazioni e la pancia che non cresce

In ogni caso quella di Chiara Petrolini parrebbe essere una gravidanza invisibile, criptica. La donna arriva al parto senza quasi accorgersene, oppure prendendone coscienza solo nelle ultime settimane. Si tratta di casi rari, circa 1/475 stando a studi pubblicati sul British Medical Journal, scenari in cui le mestruazioni restano presenti anche nei primi tre mesi di gravidanza, con intensità minima, in cui sintomi – blandi – vengono scambiati per altre condizioni, e in cui effettivamente la pancia non aumenta le sue dimensioni. Una restrizione di crescita fetale dunque, che si aggiunge poi al caso del doppio parto a breve distanza di tempo, quello che potrebbe aver riguardato Chiara: è infatti possibile che la fertilità riprenda subito dopo una gravidanza e prima che ritornino le mestruazioni, così la donna può non accorgersi di essere incinta perché queste ultime non si sono ancora ripresentate, pensando così che i sintomi siano quelli del post-parto. Nonostante gli episodi siano appunto rari, non mancano casi di cronaca in grado di testimoniarne l’esistenza.

Traversetolo, l’amica ostetrica di Chiara Petrolini poteva sapere, i dubbi sul colpo alla testa del neonato e l’input dei genitori

L’opinione dell’esperta

A conferma arrivano le parole della professoressa Rossella Nappi, ordinaria di Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Pavia – Irccs Policlinico San Matteo, che oltre ai casi di gravidanza invisibile e di crescita minima del ventre, spiega qui e prende in considerazione in caso in cui “È possibile partorire senza essere consapevoli di essere incinte, anche se si tratta di un evento raro, soprattutto a termine di gravidanza”, aggiungendo che “La letteratura scientifica documenta alcuni casi di questo tipo. Questa condizione è estremamente insolita e rappresenta l’opposto della pseudociesi, o gravidanza isterica, in cui donne con gravi disturbi psicologici manifestano sintomi come nausea, stanchezza e aumento di peso senza essere realmente incinte”, e prendendo anche in considerazione “il caso della negazione della gravidanza” in cui “la donna è effettivamente in stato interessante, ma non percepisce la sua condizione, vivendo una totale disconnessione dalla realtà”.

Traversetolo, dal parto di Chiara Petrolini alla sepoltura del neonato. E intanto i RIS tornano a scavare

Lo scenario dell’aborto

C’è poi la tenere in considerazione lo scenario in cui la mamma si accorge di essere il dolce attesa dopo i canonici tre mesi, che inevitabilmente condiziona la decisione sul portare o meno avanti la gravidanza. Per legge infatti l’aborto può essere praticato dopo i primi novanta giorni solo se la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna o quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni della creatura nascitura, che determinino sempre un grave pericolo per la salute fisica o psichica della futura mamma.

Traversetolo, quello che non torna sui due infanticidi. La gravidanza nascosta, la famiglia estranea ai fatti e il silenzio della Procura

2024-09-19T20:55:25Z dg43tfdfdgfd