C’è il rischio che ritornino malattie sconfitte?Molte malattie infettive, come per esempio la polio, sono state sconfitte grazie alla vaccinazione; se, però, si vaccinano sempre meno bambini, il rischio è che ritornino. Ma quali sono le principali malattie prevenibili per le quali la vaccinazione è offerta gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale? Cosa cambia in seguito al nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 approvato ad agosto 2023, insieme al nuovo Calendario vaccinale, dalla Conferenza Stato-Regioni? E poi: perché si continua a vaccinare per difterite e poliomielite, malattie che non esistono più nel nostro Paese? Ancora: i vaccini sono sicuri? Cosa si rischia a non fare le vaccinazioni? Quali sono obbligatorie e per chi? Le risposte a queste e altre domande in una breve guida sulle principali malattie infettive prevenibili coi vaccini e sulle novità introdotte dal nuovo Piano nazionale, che allarga l’offerta vaccinale gratuita e il numero di vaccini da somministrare alle persone a rischio, oltre a prefiggersi l’obiettivo di superare le disomogeneità esistenti tra le Regioni in merito all’offerta di singoli vaccini. Vaccinazioni obbligatorie Nel 2017 con le «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale» è stato reintrodotto l’obbligo di vaccinazione per frequentare la scuola, poiché per molte malattie infettive le percentuali erano scese sotto la soglia limite di sicurezza del 95 per cento, indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per limitare la circolazione di questi patogeni nella collettività e ottenere, oltre alla protezione dei singoli individui vaccinati, anche la cosiddetta immunità di popolazione, cioè proteggere, indirettamente, anche coloro che per motivi di salute non possono essere vaccinati. In particolare, sono 10 le vaccinazioni obbligatorie per i minori fino a 16 anni, senza le quali i bambini non sono ammessi all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia; mentre, dalla scuola elementare in poi, i ragazzi possono accedere comunque a scuola e fare gli esami, ma, in caso non siano stati rispettati gli obblighi, viene attivato dalla Asl un percorso di recupero della vaccinazione ed è possibile incorrere in sanzioni amministrative da 100 a 500 euro. Di regola si utilizza il vaccino esavalente per proteggere i bambini da 6 malattie infettive, cioè: poliomielite, difterite, tetano, pertosse, epatite B, Haemophilus influenzae di tipo b. Invece, le vaccinazioni contro morbillo-parotite-rosolia e contro la varicella possono essere somministrate mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV oppure tramite vaccino trivalente MPR e monovalente anti-varicella. Poliomielite La poliomielite, che colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni di età, è una grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale causata da un virus che, dopo avere provocato un’infezione a livello intestinale, può localizzarsi nel sistema nervoso, causando la paralisi di uno o più arti e/o dei muscoli respiratori. Il contagio avviene per via oro-fecale, oppure ingerendo acqua o cibi contaminati o tramite la saliva e le goccioline emesse con colpi di tosse e starnuti da individui malati o o portatori sani. Nel nostro Paese, prima dell’introduzione della vaccinazione di massa a partire dagli anni Sessanta, la poliomielite paralitica colpiva ogni anno circa tremila persone. L’ultimo caso è stato notificato nel 1982. Poiché l’uomo è l’unico ospite del virus, è possibile ottenere, attraverso la vaccinazione, la sua eradicazione. Però, finché la malattia sarà presente anche solo in un Paese del mondo, esisterà il rischio di “importare” il virus, quindi di contrarre l’infezione. Per questo è ancora necessaria la vaccinazione. Vaccinazione In base agli ultimi dati disponibili del ministero della Salute, nel 2021 la copertura per polio, a 24 mesi, è stata del 94 per cento a livello nazionale; alcune Regioni erano molto lontane dalla soglia minima del 95% raccomandata dall’Oms (per esempio: 86,28% in Sicilia, 75,62 nella Provincia autonoma di Bolzano). Anche per la protezione dalla poliomielite viene utilizzato il vaccino esavalente. Cicli - Ciclo di base di 3 dosi nel primo anno di vita - Richiamo a 5-6 anni - Richiamo dal compimento del 12° anno DifteriteLa difterite, malattia batterica grave (mortale in 5-10 casi su cento, anche in presenza di terapia), che viene trasmessa principalmente per via aerea, è dovuta all’azione di una tossina che può agire su tessuto cardiaco, reni, fegato, sistema nervoso causando danni anche permanenti. È scomparsa nei Paesi in cui sono stati attuati programmi vaccinali contro la difterite, mentre la malattia è ricomparsa in quelle zone del mondo, in cui la vaccinazione era stata temporaneamente trascurata. Vaccinazione Anche per la protezione dalla difterite viene utilizzato il vaccino esavalente. Cicli - Ciclo di base di 3 dosi nel primo anno di vita - Richiamo a 5-6 anni - Richiamo dal compimento del 12° anno Per gli adulti: raccomandato richiamo ogni 10 anni TetanoIl tetano è una malattia batterica grave, non contagiosa, causata da un bacillo presente nell’ambiente, che può penetrare attraverso ferite, anche banali, e produce una tossina potentissima, che agisce sulle terminazioni nervose, provocando spasmi muscolari incontenibili. Nel nostro Paese dopo l’introduzione della vaccinazione è drasticamente diminuito il numero dei casi. Vaccinazione Anche la protezione dal tetano avviene tramite vaccino esavalente. Cicli - Ciclo di base di 3 dosi nel primo anno di vita - Richiamo a 5-6 anni - Richiamo dal compimento del 12° anno Per gli adulti: raccomandato richiamo ogni 10 anni Pertosse La pertosse è una malattia batterica caratterizzata da tosse convulsiva, cui segue un periodo di assenza di respiro (apnea) - più o meno prolungato - e vomito. Il contagio avviene per via aerea. Nei bambini molto piccoli sono più frequenti le complicazioni a carico del sistema nervoso (encefalopatia), con possibili danni permanenti, sia a causa della scarsa ossigenazione del sangue durante gli accessi di tosse, sia per l’azione diretta di una tossina prodotta dal batterio della pertosse. Altre possibili complicazioni provocate dalla pertosse sono laringiti, broncopolmoniti, convulsioni. Nel nostro Paese si registravano in media 380 casi per 100.000 abitanti prima dell’introduzione del vaccino cellulare nel 1961: da quella data sono diminuiti i tassi di incidenza. In seguito, con l’introduzione nel 1995 del vaccino acellulare e con l’offerta gratuita del vaccino in tutte le regioni, a partire dal 2002 si registrano meno di 5 casi per 100 mila abitanti. Vaccinazione Anche per la protezione dalla pertosse viene utilizzato il vaccino esavalente. Cicli - Ciclo di base di 3 dosi nel primo anno di vita - Richiamo a 5-6 anni - Richiamo dal compimento del 12° anno Per gli adulti: raccomandato richiamo ogni 10 anni Epatite B L’epatite B è un’infezione del fegato causata da un virus a DNA appartenente al genere degli Orthohepadnavirus della famiglia degli Hepadnaviridae, tra i più infettivi al mondo. La malattia si trasmette attraverso il contatto con sangue o altri liquidi biologici infetti, oppure da madre infetta a figlio durante la gravidanza. Molto spesso l’infezione non si presenta con sintomi ben definiti. Sia le forme manifeste che quelle asintomatiche possono cronicizzarsi; questo rischio aumenta quanto minore è l’età al momento dell’infezione, con conseguenze quali epatite cronica attiva, cirrosi epatica, cancro del fegato, che si manifestano a distanza di molti anni. L’epatite B è endemica in molti Paesi, compresa l’Italia (circa l’1-3% della popolazione risulta portatore cronico del virus). Da quando è stata introdotta la vaccinazione - nel 1988 per persone appartenenti a gruppi ad alto rischio, poi divenuta obbligatoria nel 1991 per tutti i nuovi nati e per i dodicenni fino alla saldatura delle due coorti, quindi mantenuta nei soli nati a partire dal 2004 -, il numero di nuovi casi di malattia è diminuito notevolmente, soprattutto nelle classi di età fino ai 36 anni (che hanno usufruito della vaccinazione). Vaccinazione Anche per la protezione dall’epatite B viene utilizzato il vaccino esavalente. - Ciclo di base di 3 dosi nel primo anno di vita Haemophilus influenzae di tipo bL’ Haemophilus influenzae di tipo b è una malattia infettiva che una volta, nel nostro Paese, era responsabile della maggior parte dei casi di meningite batterica nei bambini di età inferiore a 2 anni provocando spesso danni permanenti quali sordità, ritardo mentale, epilessia. Questo avveniva prima dell’introduzione del vaccino nel Calendario nazionale, dell’avvio del programma nazionale di immunizzazione dei nuovi nati e del raggiungimento di una copertura vaccinale superiore al 95 per cento, necessaria a tenere sotto controllo la circolazione del batterio, quindi, facendo crollare il numero di casi. Vaccinazione Anche la protezione dall’Haemophilus influenzae di tipo b avviene attraverso vaccino esavalente. - Ciclo di base di 3 dosi nel primo anno di vita Morbillo Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa provocata da un virus che si trasmette per via aerea; causa febbre alta, faringite, congiuntivite ed una caratteristica eruzione cutanea (esantema). Non è vero che non è una malattia pericolosa e quindi è inutile vaccinarsi. Il morbillo, infatti, può essere causa di gravi complicanze e danneggiare temporaneamente le difese immunitarie. Altre complicazioni,relativamente rare, sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello). L’encefalite, in particolare, può essere mortale nel 15% dei casi e, nel 40% dei casi, può provocare danni permanenti come ritardo mentale, epilessia, sordità. Tutto ciò può essere prevenuto dal vaccino. Vaccinazione La vaccinazione contro il morbillo può essere somministrata mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV (morbillo-parotite-rosolia, varicella) oppure tramite vaccino trivalente MPR (morbillo-parotite-rosolia). Cicli - Prima dose somministrata nel secondo anno di vita - richiamo a 5-6 anni.Parotite La parotite (conosciuta anche col nome popolare di “orecchioni”) è una malattia infettiva, contagiosa, causata da un virus che si localizza a livello delle prime vie aeree (faringe, laringe e trachea) e delle ghiandole salivari. Viene trasmessa per via aerea e, di solito, si manifesta con una caratteristica tumefazione delle ghiandole salivari. Può determinare importanti conseguenze a carico dell’udito: è, infatti, la prima causa di sordità neurosensoriale infantile acquisita. Il virus esercita la sua azione anche su altre ghiandole e altri tessuti con possibili complicanze quali pancreatiti, meningo-encefaliti, tiroiditi, nefriti, pericarditi e, negli adulti, infiammazione degli organi della riproduzione. Vaccinazione In Italia, a partire dal 1999, si è registrato un progressivo aumento delle coperture vaccinali e, in parallelo, un calo continuo del numero dei casi che dal 2003 sono scesi stabilmente sotto i cinquemila l’anno. La vaccinazione contro la parotite può essere somministrata mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV (morbillo-parotite-rosolia, varicella) oppure tramite vaccino trivalente MPR (morbillo-parotite-rosolia). Cicli - Prima dose somministrata nel secondo anno di vita - richiamo a 5-6 anni.RosoliaLa rosolia è una malattia infettiva molto contagiosa, trasmessa per via aerea, causata da un virus che si localizza in vari organi e tessuti. Spesso non si presenta con segni clinici evidenti e con sintomi ben definiti. Si trasmette per via aerea e, generalmente, in età infantile ha un andamento benigno, anche se non sono rare le complicanze (miocarditi, pericarditi, epatiti, infiammazioni del sistema nervoso, sordità). (Sindrome da rosolia congenita). La malattia è particolarmente rischiosa quando viene contratta durante la gravidanza (può essere causa di aborto o di gravi anomalie fetali). In Italia il numero dei casi di rosolia è diminuito marcatamente a partire dalla fine degli anni ‘90, contestualmente all’aumento della copertura vaccinale e si è ulteriormente ridotto con l’avvio, a partire dal 2003, del Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita. Vaccinazione La vaccinazione contro la rosolia può essere somministrata mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV (morbillo-parotite-rosolia, varicella) oppure tramite vaccino trivalente MPR (morbillo-parotite-rosolia). Cicli - Prima dose somministrata nel secondo anno di vita, - richiamo a 5-6 anni.Varicella La varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa trasmessa per via aerea o contatto diretto con il contenuto delle vescicole disseminate sulla pelle; è provocata da un virus a DNA, il virus Varicella zoster. È in genere una malattia benigna, che guarisce nel giro di 7-10 giorni; ma, se il virus che resta latente si riattiva, può provocare anche a distanza di decenni una manifestazione clinica localizzata, l’herpes zoster (Fuoco di S. Antonio). La varicella è particolarmente pericolosa se contratta in gravidanza per le possibili conseguenze sul neonato, nelle persone immunodepresse e nelle persone anziane. Vaccinazione La vaccinazione contro la varicella può essere somministrata mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV (morbillo-parotite-rosolia, varicella) oppure vaccino monovalente contro la varicella. CICLI - Prima dose somministrata nel secondo anno di vita - richiamo a 5-6 anni.Vaccinazioni raccomandate e offerte gratuitamente Oltre alle 10 vaccinazioni obbligatorie per i minori fino a 16 anni, inoltre, sono raccomandate senza obbligo e offerte gratuitamente ad alcuni gruppi di persone, con chiamata attiva, anche le seguenti vaccinazioni contro: - meningiti - rotavirus - Herpes Zoster - infezione da papillomavirus umano (HPV) - pneumococco - influenza (ne abbiamo parlato qui) -Covid-19. Meningiti Le meningiti sono malattie infettive che provocano un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La forma virale (meningite asettica) è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di una decina di giorni. La forma batterica, invece, è più rara ma estremamente più seria e può avere conseguenze letali. Gli agenti batterici sono diversi e il più temuto è la Neisseria meningitidis detta meningococco, di cui esistono diversi ceppi. Vaccinazione È raccomandata (ma senza obbligo) e offerta gratuitamente la vaccinazione anti-meningococcica B e anti-meningococcica C. CICLI •Anti-meningococcica B: 2 dosi nel primo anno di vita e un richiamo nel secondo anno di vita •Anti-meningococcica ACWY: prima dose nel secondo anno di vita; richiamo dal compimento del 12° anno di vita. Il Piano vaccinale di prevenzione 2023-25 prevede la possibilità, in base alla situazione epidemiologica della singola Regione, di offrire la vaccinazione contro il meningococco B anche agli adolescenti. Inoltre, col nuovo Piano (e nuovo Calendario vaccinale) il Servizio sanitario nazionale offre gratuitamente la vaccinazione antimeningococcica quadrivalente (ACWY) al compimento del primo anno di età, al posto della monovalente (C) . RotavirusL’infezione è causata da un virus trasmesso principalmente per via oro-fecale, ma anche per via respiratoria, per contatto interpersonale e attraverso il contatto con superfici contaminate. Nella maggior parte dei casi l’infezione da rotavirus si risolve entro pochi giorni, ma a volte, soprattutto nei bambini con meno di 5 anni, può determinare pericolose gastroenteriti, che possono portare a considerevole perdita di liquidi e grave disidratazione, a causa della distruzione da parte del virus delle cellule dell’intestino tenue, responsabili del riassorbimento di acqua. In questi casi, in assenza di adeguata terapia di supporto a livello ospedaliero, la malattia può essere letale. Vaccinazione La vaccinazione anti-rotavirus è raccomandata (ma senza obbligo) e offerta gratuitamente. CICLI - 2 o 3 dosi, nelle prime 24-32 settimane di vita, a seconda del tipo di vaccino. Herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio)L’Herpes Zoster (comunemente chiamato anche Fuoco di Sant’Antonio) è una patologia debilitante causata dallo stesso virus della varicella zoster, che resta latente a livello dei gangli dei nervi sensoriali e, anche a distanza di molti anni dall’infezione primaria può riattivarsi. L’incidenza dell’infezione aumenta notevolmente con l’avanzare dell’età ed è direttamente correlata al decadimento della risposta cellulo-mediata. Più di frequente è localizzata a livello toracico, con rash cutaneo e nevralgia, solitamente limitati a un lato del corpo, a fascia (il termine “zoster”, in greco significa, infatti, “cintura”). Può coinvolgere la branca oftalmica del nervo trigemino. Vaccinazione La vaccinazione contro l’herpes zoster è in grado di ridurre in maniera molto efficace il rischio di sviluppare lo zoster e la nevralgia post-erpetica (una delle complicanze più frequenti e debilitanti della malattia). Con il nuovo Piano vaccinale, l’offerta gratuita della vaccinazione contro l’Herpes zoster, prevista ogni anno per la coorte dei 65enni, è estesa ai soggetti a rischio, a partire dai 18 anni di età, per patologia (per esempio: con diabete, patologie cardiovascolari, BPCO) o per condizioni (per esempio, persone con recidive o forme particolarmente gravi di herpes zoster, soggetti con immunodeficienze o con insufficienza renale cronica e in dialisi). CICLI Sono previste 1 o 2 dosi, in base al vaccino utilizzato, in particolare: - il vaccino a virus vivo attenuato ZVL è somministrato in singola dose (indicato per le persone dai 50 anni in su; - il vaccino ricombinante adiuvato (Rzv), indicato a partire dai 18 anni, è somministrato in due dosi a distanza di due mesi (e non più di sei).Papillomavirus umano (HPV) L’infezione da papillomavirus (HPV, acronimo di Human Papilloma Virus) è la più frequente infezione sessualmente trasmessa; l’assenza di sintomi ne favorisce la diffusione poiché la maggior parte degli individui affetti non è a conoscenza del processo infettivo in corso. L’infezione da HPV è responsabile di un’ampia gamma di patologie dell’apparato genitale tra cui i condilomi, le lesioni cervicali e le neoplasie anogenitali, in particolare il tumore del collo dell’utero. La vaccinazione La vaccinazione contro l’HPV è raccomandata al compimento dell’11° anno di vita (due o tre dosi in base all’età). Il nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale estende l’offerta attiva del vaccino anti-HPV alle donne fino a 25enni non vaccinate, anche utilizzando l’occasione del primo screening (gratuito) per la prevenzione del tumore del collo dell’utero.PneumococcoL’infezione da pneumococco può causare otite ma anche polmonite, meningite o anche sepsi. I più colpiti sono i bambini piccoli e gli anziani. Vaccinazione A questi gruppi è raccomandata e offerta gratuitamente la vaccinazione anti- pneumococcica. CICLI - 3 dosi nel primo anno di vita, in particolare: • prima dose a 2 mesi compiuti • seconda dose a 4 mesi compiuti • terza dose a 10 mesi compiuti - coorte dei 65enni Il nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale estende l’offerta attiva del vaccino anti-pneumococco alle persone a rischio per condizioni predisponenti e patologie (diabete, insufficienza renale cronica, malattie polmonari croniche, onco-ematologiche e altre) . I vaccini sono sicuri? La sicurezza dei vaccini è dimostrata da milioni di dosi somministrate, dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi e dagli studi di sicurezza effettuati sia prima dell’autorizzazione, che dopo l’immissione in commercio di ogni vaccino. Gli effetti collaterali gravi da vaccino hanno una frequenza estremamente più bassa di quelli delle malattie da cui proteggono. In base ai numerosi studi effettuati non c’è alcuna correlazione tra il vaccino MPR - contro morbillo, parotite e rosolia- e autismo. Lo studio che riportava il legame è stato dimostrato fraudolento e l’autore è stato radiato dall’albo dei medici del Regno Unito. Né è vero che i vaccini fanno venire le malattie autoimmuni perché indeboliscono il sistema immunitario. La capacità di rispondere agli antigeni, infatti, si sviluppa prima ancora della nascita e il sistema immunitario di un neonato è perfettamente capace di rispondere ogni giorno a migliaia di antigeni, molti di più di quelli contenuti nei vaccini. I vaccini commercializzati in Europa non contengono, ormai da diversi anni, derivati del mercurio, di cui peraltro non è mai stata dimostrata la pericolosità nelle quantità e nelle forme contenute nei vaccini. Le quantità di formaldeide, alluminio e altre sostanze sono minime e tali da non causare alcun danno alla salute.