BENEFICI DELLA BICICLETTA: PERCHé PEDALARE FA BENE E QUALI SONO I PERCORSI MIGLIORI

Che si tratti di cicloturismo o di agonismo, gli appassionati della bicicletta sono sempre più numerosi. Lo confermano anche i dati riportati dall’app DoveConviene: da aprile a oggi, anche grazie al forte impatto del Giro d’Italia sugli appassionati di questo sport, il 62% delle ricerche relative al mondo sportivo interessano il settore bike.

Il crescente interesse, inoltre, anticipa la celebrazione della Giornata Mondiale della Bicicletta, che si celebra il 3 giugno ed è stata istituita dalle Nazioni Unite per la consapevolezza dei benefici derivanti dall’uso della bici come mezzo di trasporto e per il tempo libero.

La bicicletta piace non soltanto per una gita fuori porta o per mantenersi in forma ma anche per gli spostamenti in città. Rispetto al passato, c’è molta più voglia di pedalare perché si inizia a considerare la bici soprattutto come strumento di scoperta e di incontro culturale. Venti anni fa era ritenuto un mezzo per pochi “alternativi” mentre oggi è sempre più popolare, ecologico e salutare. È alleata dell’ambiente e del nostro benessere. In città, in campagna, su strada o da discesa, la bicicletta sta vivendo un momento molto fortunato e di grande impatto sociale.

Benefici della bicicletta

«Il ciclismo è uno sport alla portata di tutti (o quasi) perché è un’attività fisica a basso impatto», interviene Valeria Gattoronchieri, medico specializzato in Fisiatria, parte dell’equipe di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano. «Significa che le articolazioni non sono sottoposte a particolare stress, come può avvenire per altri sport, per esempio la corsa o l’atletica. Può essere praticato sia dai giovani sia dalle persone più anziane e i benefici sono notevoli sia per il sistema cardiovascolare sia muscolare».

Il ciclismo, infatti, sollecita l’apparato cardiovascolare e respiratorio, impiega i muscoli degli arti inferiori ma anche gli addominali e in parte braccia e schiena. Tonifica e, se praticato in gruppo, ha importanti risvolti sociali e di aggregazione.

«Nei percorsi di riabilitazione, poi, questo strumento è utilizzato sia da chi ha subito un intervento chirurgico importante, come l’inserimento di una protesi al ginocchio, all’anca o una frattura di femore, sia dai pazienti artrosici che traggono particolare benefici dall’attivazione del sistema cardiovascolare, ma anche dai parkinsoniani, perché pedalare è un gesto che allena anche la coordinazione dei movimenti» continua la fisiatra.

Quante calorie si bruciano?

Ma è vero che andare in bicicletta fa bruciare calorie e dimagrire? «Molto dipende dal tipo di allenamento e di sforzo che si compie», afferma Fabio Vedana, docente per la formazione dei tecnici di ciclismo per la Federazione Italiana Ciclismo (FCI).

«Se l’impegno è alto, ad esempio a livello agonistico, una sessione di lavoro può far bruciare dalle 500 alle 700 calorie, mentre una pedalata turistica di un’oretta ci fa bruciare circa 200-250 calorie. Ma non ci si deve limitare al dispendio calorico perché la leva motivazionale deve tenere conto della coscienza ecologica, sociale e salutare del ciclismo».

Andare in bicicletta: come scegliere abbigliamento e accessori

Sia a livello agonistico sia turistico, la postura corretta è fondamentale per garantire una buona performance e per evitare complicanze alla colonna vertebrale e alla cervicale. Importantissimi anche l’abbigliamento, gli accessori e l’utilizzo del casco.

Gli occhiali da sole

L’utilizzo degli occhiali da sole, graduati o no a seconda della presenza o meno di difetti visivi, è fondamentale quando si fa sport. In particolare, chi va in bicicletta deve considerare alcuni fattori prima di acquistarne un paio. Come suggerisce Zeiss, che ha sviluppato le lenti specifiche Zeiss Sport, bisogna prestare attenzione a:

  • Resistenza: oltre alle elevate velocità, in bicicletta le lenti possono essere sottoposte a condizioni più impegnative rispetto a un tradizionale occhiale. Basti pensare a insetti, polvere, sassolini.
  • Qualità: le lenti devono essere dotate di protezione completa dai raggi UV, fino a 400 nm.
  • Antiriflesso: questo trattamento, specialmente se applicato sulla parte posteriore della lente, minimizza i riflessi che potrebbero distrarre e che possono essere pericolosi.
  • Materiale: per le lenti sportive è sempre consigliata la lente in policarbonato e poliammide (nylon), materiali naturalmente più resistenti delle lenti tradizionali.
  • Trattamento idrorepellente: consente a sudore, pioggia o altri residui di scivolare via.

E per quanto riguarda i colori? Quali scegliere? Quando si va in bicicletta si passa repentinamente da zone di luce a zone d’ombra, pertanto gli esperti Zeiss consigliano di non utilizzare lenti a scurimento automatico che potrebbero schiarirsi o scurirsi troppo lentamente. Per quanto riguarda le tonalità delle lenti, invece:

  • Ambra e rosa: migliorano l’acuità visiva e sono adatte a chi pratica ciclismo. Offrono un campo visivo nitido e sono perfette quando c’è poco sole o è nuvoloso. Sono particolarmente indicate per chi fa ciclismo su strada.
  • Grigie: riducono l’abbagliamento e rendono i colori più realistici. Offrono una buona visione, anche quando il sole splende.
  • Gialle: filtrano le lunghezze d’onda blu della luce consentendo di percepire meglio i contrasti. Consentono di vedere meglio anche quando c’è meno luce, quando è più scuro e con meno sole.

Molte lenti sono anche disponibili nelle varianti polarizzate. Le lenti polarizzate eliminano la parte di luce che oscilla verticalmente, generalmente costituita da fonti di luce abbaglianti, come il manto stradale bagnato dopo la pioggia.

La scelta del sellino

La sella deve essere alla giusta altezza per consentire il lavoro corretto dei muscoli. La scelta del sellino, poi, deve permettere una seduta confortevole anche per ore.

L’abbigliamento giusto

Per quanto riguarda l’abbigliamento, occorre sempre tenere presente che durante la pedalata si ha una grande perdita di calore dovuta alla velocità. Gli indumenti che si scelgono devono essere tecnici, aderenti e traspiranti.

Perfetto un vestiario a strati che permette di adattarsi ai cambi di temperatura. Fondamentale è anche l’utilizzo del fondello, cioè l’imbottitura per la zona perineale, che consente un giusto comfort. Le calzature idonee, che si agganciano al pedale, sono più sicure e permettono una prestazione ottimale, ma in alternativa per il cicloturismo si possono utilizzare le scarpe da ginnastica.

Il casco sempre e comunque

In bicicletta, anche la più piccola caduta può trasformarsi in un trauma serio, per questa ragione il casco è imprescindibile per prevenire spiacevoli incidenti ed è buona regola abituare i bambini a utilizzarlo in ogni occasione.

Attenzione agli infortuni

Il ciclismo è uno degli sport più praticati al mondo e, forse anche per questo, il numero d’infortuni sembrerebbe essere aumentato negli ultimi anni. Basti pensare che, secondo quanto riportato da una ricerca del British Medical Journal sul portale NBCI, le problematiche legate agli arti inferiori sono aumentate del 37% negli ultimi due anni.

E ancora, secondo una ricerca pubblicata su The Telegraph, i pendolari che si recano a lavoro in bicicletta corrono un rischio d’infortunio maggiore del 50% rispetto a chi utilizza mezzi alternativi. Ma quali sono gli infortuni più comuni per chi pratica ciclismo? Secondo una ricerca dell’American Health Association, il 42% dei ciclisti subisce infortuni al collo, il 36% stiramenti ai muscoli inguinali, 31% alla schiena e 38% al cranio. Buona parte degli infortuni si verifica per la mancanza di un casco: soltanto il 50,7% di chi pratica ciclismo ne indossa uno.

«Per vivere al meglio l’esperienza in bicicletta, qui di seguito vi segnaliamo gli accorgimenti da mettere in pratica sempre», interviene Maurizio Radi, fisioterapista e osteopata, fondatore del Fisioradi Medical Center di Pesaro.

  • Sottoporsi a un’attenta visita fisioterapica. Il monito principale per coloro che decidono di dedicarsi al ciclismo, sia a livello agonistico sia per puro hobby, è quello di sottoporsi a una visita fisioterapica per scongiurare problemi di rigidità fisica.
  • Equipaggiarsi con le giuste attrezzature sportive. Come si diceva poco fa, controllare le misure della bici, la corretta posizione del sellino e munirsi di abbigliamento sportivo come pantaloncini, tute e scarpe idonee è fondamentale per prevenire le più frequenti problematiche fisiche. Indossare un casco, poi, è fondamentale per proteggersi da eventuali cadute e scongiurare possibili traumi cranio-cerebrali.
  • Seguire una corretta alimentazione. La corretta soddisfazione del fabbisogno nutrizionale attraverso una dieta equilibrata aiuta a prevenire gli infortuni. Reintegrare le scorte idriche bevendo nella giusta quantità prima, durante e dopo lo sforzo fisico aiuta a migliorare l’efficacia della pedalata.
  • Conoscere e rispettare la segnaletica stradale. Molti incidenti in sella a una bici avvengono per via di piccole distrazioni e mancanza di rispetto delle regole segnaletiche: conoscerle diventa dunque di fondamentale importanza.
  • Largo spazio allo stretching. Svolgere esercizi di mobilità articolare per gambe, fianchi e colonna vertebrale aiuta a iniziare nel migliore dei modi un’intensa pedalata.
  • Conoscere i propri limiti. Ascoltare i segnali del proprio corpo e aumentare gradualmente il carico di lavoro, evitando stress eccessivi in sella a una bici.
  • Controllare periodicamente la tenuta della bici. Una bicicletta efficiente rappresenta il principale fattore di sicurezza. Per questo motivo è raccomandabile controllare la pressione delle gomme, pulire e oliare catena e cambio.

Gli appuntamenti e gli itinerari per gli amanti della bici

Sono tanti gli appuntamenti che gli amanti della bicicletta possono annotarsi in agenda, magari sfruttando anche la passione per la natura e la montagna.

In Val Gardena

  • Sellaronda Bike Day. Manifestazione non competitiva che si svolge due volte all’anno (giugno e settembre), quando tutti i passi dolomitici attorno al Sella (Sella, Pordoi, Campolongo, Gardena) sono chiusi al traffico automobilistico e riservati ai ciclisti, dalle ore 8.30 alle 15.30. Gli appuntamenti del 2023 saranno il 10 giugno e il 16 settembre.
  • BMW HERO Südtirol Dolomites. Il 17 giugno 2023 i ciclisti potranno affollare le griglie di partenza per la maratona di mountain bike più dura al mondo, con i suoi due percorsi da 86 chilometri e 4.500 metri di dislivello e quello da 60 chilometri con 3.200 metri di dislivello. Con la gara torna anche HERO Bike Festival, la kermesse di quattro giorni, dal 15 al 18 giugno, che offre numerosi appuntamenti e spunti anche per accompagnatori e non agonisti.

La Val Gardena è anche la prima Approved Bike Area dell’Alto Adige. I ciclisti esperti possono provare il Sellaronda MTB Track TOUR: due itinerari intorno al Gruppo del Sella, percorribili in senso orario o antiorario, che offrono viste mozzafiato sulle cime più belle delle Dolomiti. Per i meno esperti, Val Gardena Trail Arena riserva avventure all’insegna del divertimento su sei percorsi.

In Valtellina

  • Enjoy Stelvio Valtellina 2023. Ritorna anche quest’anno l’iniziativa che prevede la chiusura al traffico motorizzato di Passo dello Stelvio (18 giugno, 2 settembre), Passo Gavia (3 giugno, 14 luglio, 3 settembre), Passo Mortirolo (16 giugno, 15 luglio), Laghi di Cancano (17 giugno, 21 luglio, 1 settembre), Passo della Forcola (3 e 4 giugno), Passo dello Spluga (2 luglio), Passo San Marco (10 giugno) e Campo Moro (24 settembre). C’è spazio per tutti: dai ciclisti più esperti alle famiglie coi bambini.

In Tirolo

Sotto il nome di Gravel.Tirol, le quattro regioni tirolesi Lechtal, Naturparkregion Reutte, Tannheimer Tal e Tiroler Zugspitz Arena hanno unito le forze per formare la prima regione di gravel bike in Tirolo: si tratta di 18 piste per bici gravel, oltre 22.000 metri di dislivello con più di 1.000 chilometri di percorsi e 58 strutture ricettive.

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